giovedì 21 gennaio 2010

Okuribito (Departures)

Departures (おくりびと / Okuribito) (2008)
Regia di Yojiro Takita

Daigo ha concentrato la sua vita sulla carriera sinfonica anche se sa bene di non essere abbastanza talentuoso per sbarcare il lunario. Quando l'orchestra in cui, con grande fatica, era riuscito ad entrare viene sciolta, deciderà di ritornare in campagna dove è cresciuto, rinunciando per sempre alla musica. Maki, la moglie, non avrà nulla da ridire su questo ritorno alle origini del marito e, anzi, lo seguirà con entusiasmo presso la vecchia casa di campagna della madre, morta da ormai due anni. Ora la sfida di Daigo è trovare un lavoro anche senza esperienze, e alla fine si ritroverà a rispondere ad un annuncio per un lavoro di "aiuto alle partenze". Solo quando sarà troppo tardi, scoprirà che si tratta di preparare le salme prima della sepoltura.

Okuribito è stata la sorpresa degli Academy Award 2009, sottraendo il Premio Oscar come Miglior film straniero a film più quotati come Valzer con Bashir, La Classe o La banda Baader Meinhof. Inutile dire che se lo volete vedere dovrete ripiegare su una copia in giapponese con i sottotitoli, anche se, dopo averlo visto, posso dire che sicuramente qualcosa verrà perso nel doppiaggio. Soprattutto per quanto riguarda l'atmosfera e la sottile ironia che accompagna tutta la pellicola. Il film si incentra, inutile dirlo, sulla morte e sul rito (tutto giapponese) di preparazione della salma, un rito che rende dignitosa questa morte che l'uomo cerca da millenni di spiegare e di fermare, quando invece non si può fare altro che accettarla e prenderla per quello che è: il passaggio da questa vita terrena, ad un altro stadio, un'altra esistenza.
Si può essere credenti o meno, ma la morte resta comunque una soglia tra il conosciuto e lo sconosciuto, tra quello che è e quello che sarà. Per il protagonista e la moglie, questo lavoro sarà un'occasione di crescita, di maturazione, per superare quegli ostacoli che nella vita tendono a farci porre domande e che invece vanno solo accettati per quello che sono, e vanno superati con consapevolezza.

Regia: 7.5
Trama: 7.5
Attori: 7.5
Musiche: 7.5
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Voto Film: 7.5


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